Lavoro e riscatto sociale: la Di Bella Costruzioni protagonista di “Mi Riscatto per Librino”.

Se il lavoro rappresenta per ogni essere umano la strada per affermare se stessi e poter costruire la propria vita e il proprio futuro, per alcune categorie assume un significato ancora più importante: riscattarsi dalla vita passata. Parliamo dei detenuti che, tornando in libertà, non hanno concrete possibilità di integrazione sociale e lavorativa. Finendo per essere nuovamente preda del mercato dell’illegalità. Per questo le iniziative di inclusione hanno il fondamentale obiettivo di dare una reale possibilità di poter ricostruirsi una vita, abbattendo, per la comunità, i costi sociali che la marginalità produce.

Il commissario straordinario del comune di Catania Piero Mattei e il capo del dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria (Dap) del Ministero della Giustizia, Gianfranco De Gesu, firmano l'accordo di collaborazione.
Il commissario straordinario del comune di Catania Piero Mattei e il capo del dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria (Dap) del Ministero della Giustizia, Gianfranco De Gesu, firmano l’accordo di collaborazione.

“Mi riscatto per Librino”

“Mi riscatto per Librino” è un modello che vuole offrire reali possibilità ai detenuti di imparare un mestiere e avere maggiori probabilità, una volta scontata la pena, di reinserirsi nella società. Il progetto, presentato venerdì nei locali della Misericordia di Librino, non è il primo in Italia. Già ottimi risultati si sono ottenuti nel carcere milanese di Opera, in cui sono stati assemblati dei corpi illuminanti. Utilizzati dalla Di Bella Costruzioni in opere di efficientamento energetico. E, ancora una volta, l’azienda diretta da Daniele Di Bella si è resa disponibile, sposando il progetto “Mi riscatto per Librino”.

A presentare l’iniziativa è stato Santo Carnazzo, direttore di Misericordie Librino, organizzazione che raduna un gruppo di associazioni volontaristiche impegnate nel popoloso quartiere periferico di Catania.
A presentare l’iniziativa è stato Santo Carnazzo, direttore di Misericordie Librino, organizzazione che raduna un gruppo di associazioni volontaristiche impegnate nel popoloso quartiere periferico di Catania.

“L’iniziativa promossa a Catania -ha spiegato il capo del dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria (Dap) del Ministero della Giustizia, Gianfranco De Gesu – rientra in un piano d’azione nazionale promosso dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Al fine di sviluppare delle attività lavorative in favore della popolazione detenuta, per ridurre il rischio di recidiva e recuperare alla comunità il reo. Individuando, in sinergia con gli Enti territoriali, percorsi di riabilitazione e di reinserimento sociale in favore di soggetti condannati in via definitiva che si trovano in espiazione di pena. Con una dimensione della riparazione del danno conseguente alla commissione del reato, concordata tra vittima e reo, perché il carcere e la società devono avere una continua osmosi”.

Il commissario straordinario del comune di Catania Piero Mattei
Il commissario straordinario del comune di Catania Piero Mattei

Il commissario del comune Mattei, dal canto suo, ha evidenziato: ”A queste persone viene data una nuova possibilità di condurre una vita onesta prestando un servizio per la collettività. Librino è un quartiere con grandi problemi ma anche con tante risorse. E questa è un’opportunità che va colta con grande generosità per contribuire a una società migliore”.

Il servizio di Antenna Sicilia sul progetto

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